18 Tappa La Staffetta del Bianchello Az. Ag. Carlo e Paolo Pagliari

Per la 18° tappa de La Staffetta del Bianchello siamo stati accolti dal giovane Carlo Pagliari. La serata è iniziata con una passeggiata che ci ha portati a Monte Montanaro, un piccolo ma suggestivo borgo che conta circa 300 abitanti.

Passeggiando lungo le mura ci siamo goduti lo splendido paesaggio delle colline del Montefeltro, per arrivare al “Museo dei Mestieri Itineranti” che raccoglie al suo interno i giochi di un tempo, una mostra di presepi, oggetti del mondo della musica e della civiltà contadina, ma anche reperti della Prima e Seconda guerra mondiale e foto d'epoca.

la staffetta del bianchello al museo dei misteri itineranti prima di andare in cantina per assaggiare il bianchello del metauro

Al museo siamo stati accolti da Rodolfo Castagni, colui che ha dato vita a questa esposizione, che ci ha illustrato i pezzi più curiosi e caratteristici. Nella sezione dei giochi di un tempo abbiamo visto la fionda, la pistola per lanciare gli elastici e il gioco del telefono: giochi più conosciuti Ma anche il fucile di canna e "El squisett" (pistola ad acqua di una volta). Nella sezione dedicata alla guerra: radio, borracce, telefoni da campo, cappelli e riviste dell'epoca. Saliti al primo piano, abbiamo trovato una meravigliosa collezione di biciclette degli antichi mestieri risalenti agli anni '20 e seguenti.

la staffetta del bianchello nella stanza delle bici dei mestieri itineranti mancava il portatore di bianchello del metauro

Quella del giornalaio, con porta riviste nella parte posteriore, quella del pollaio, con cassette per trasportare gli animali, quella del barbiere, con cassette in legno per trasportare gli attrezzi del mestiere. Inconfondibile la biciletta del lattaio, con il caratteristico bidoncino in latta e i dosatori per la vendita sfusa. Simpaticissima la bicicletta del cuoco, che si spostava a domicilio carico di mestoli e tegami di diverso formato. Le bici sono tantissime, tutte molto belle e assolutamente da vedere! 😉 Affascinante la lavatrice, che ha ricevuto molte attenzioni dal gruppo. La centrifuga era naturalmente manuale: olio di gomito per girare una manovella! La visita si è conclusa al piano interrato dove sono custodite numerose macchine da scrivere, televisioni e macchine fotografiche dei decenni passati.
Terminata la visita al museo, siamo tornati in cantina dove ci ha accolto un buon profumino di carne grigliata e un altrettanto buon bicchiere di bollicine dell’Azienda Pagliari. 

la staffetta del bianchello nella passeggiata attraversando le vigne di biancone o bianchello del metauro, Montepulciano e sangiovese

<<Conosco la staffetta da diversi anni. L'ho scoperta tramite i social e finalmente mi sono deciso a partecipare – spiega Andrea Mazzoli, alla sua prima tappa – Un'iniziativa che mette insieme realtà del territorio e unisce questo aspetto con la mia passione per il vino. È un connubio ben studiato tra quello che offre la nostra terra e la sensibilizzazione verso aspetti sociali importanti come quelli promossi dal progetto Erranze Marchigiane>>.

Durante la serata è stata consegnata la tessera pesante a Carlo <<Siamo un’azienda giovane, nati del 2016, però siamo una famiglia che fa vino da molto prima. Partecipiamo a La Staffetta del bianchello da quando siamo nati. Ho fatto il corso da sommelier e abbiamo subito appoggiato il progetto riconoscendoci nei valori che promuove. La società tra proprietà e terreni in affitto lavora 210 ettari. Abbiamo molto seminativo e 13 ettari con viti di Biancame, Sangiovese e Montepulciano. Un paio di ettari sono a uliveto. Siamo io, mio fratello Paolo, mio padre Giancarlo che ci dà una grossa mano e nostro cugino Massimo. Ho frequentato l’Istituto Agrario a Pesaro e poi ho proseguito i miei studi seguendo il corso di "Viticultura e Enologia" a Cesena, distaccamento dell’Agrario di Bologna. Il mio lavoro di tesi è stato sulla "spumantizzazione del Bianchello del Metauro a metodo classico”. È un progetto che mi ha sempre affascinato – spiega Carlo – Porto avanti questa attività per passione. È un lavoro molto duro, senza la passione per questo mondo, è molto dura andare avanti. Anche se la mia generazione ha vissuto il passaggio dal manuale al meccanico e oggi siamo aiutati dai macchinari, è comunque un lavoro molto faticoso. I nostri tempi sono scanditi dalla natura. In base ai suoi tempi, possiamo ritagliarci i nostri. Servirebbe a tutti tornare un po’ alle origini. Piano piano ci stiamo tornando>>. Carlo parla della propria attività con grande passione, ma è un po’ assorto… poi scopriamo che sta pensando al giorno dopo… in caso di bel tempo dovrà raccogliere il girasole. 

la staffetta del bianchello a Montefelcino all’ azienda corallo e Paolo Pagliari la consegna della tessera pesante Anna presidente dell’ associazione camminando sui tuoi passi

Durante la serata sono state presentate le magliette artistiche opera dell’artista fanese Vincenzo Chiappa, quattro in tutto, che raffigurano degli aspetti importanti de La Staffetta del Bianchello e L’Altra Staffetta. Anna ha ricordato gli obiettivi dell’Associazione Camminando sui Tuoi Passi e gli eventi in programma. Immancabile un accenno alla collaborazione, nata quest’anno, con la Fondazione Francesca Pirozzi Onlus. Non conoscete ancora questo progetto? Allora è d’obbligo una capatina sul sito 😉