2 Tappa La Staffetta del Bianchello Az Ag Gabriele Pagliari

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Giugno è iniziato con una bella giornata di sole. Per questo, dopo due tappe annullate per brutto tempo, quella all’Azienda Agricola Pagliari Gabriele, è stata la prima tappa de La Staffetta del Bianchello, il percorso a tappe che ha saputo coinvolgere i produttori di Bianchello del territorio regalando loro non solo visibilità, ma soprattutto l’opportunità di un contatto diretto con i visitatori. Questi possono infatti entrare a 360° nel mondo del vino e della cantina, lasciandosi affascinare da scenari, storie e prodotti.
Appuntamento alle ore 18.00 di sabato 1° giugno presso l’Azienda Agricola Pagliari Gabriele. 

 Immersa nel verde delle colline di Montefelcino, circondata da campi di viti, grano e papaveri. Gli onori di casa li ha fatti Simone, poco più che trentenne, che dopo anni di studio nel settore, ha preso in mano l’azienda di famiglia assieme ai genitori, le sorelle, il cognato e la compagna. <<Un’azienda semplice, che fa cose semplici, secondo la tradizione. – così descrive l’attività Simone – Le tecniche utilizzate per la produzione di vino e olio sono le stesse tramandate da generazioni. I vini prodotti con uve autoctone e l'olio prodotto da olive coltivate con dedizione e amore per la natura, esprimono al meglio le particolarità del terreno tipico del territorio, ricreando così i profumi, i sapori e gli aromi di un tempo. Mai perduti nella nostra tradizione. Abbiamo sposato il progetto La Staffetta del Bianchello perché fino dall’inizio abbiamo capito la potenzialità del progetto e ora ci ricorda Sara, il periodo in cui era serena e spensierata. È inoltre un’ottima occasione per far conoscere alle persone tutto il lavoro che c’è dietro ad una bottiglia di vino. Perché si fanno determinate scelte. Perché si prediligono determinate uve e lavorazioni. Quello che facciamo, lo facciamo puntando ad un miglioramento continuo. Crediamo non ci si debba mai sentire “arrivati”, altrimenti non si migliorerà mai>>. In attesa del calice di benvenuto, gli oltre sessanta partecipanti, sono stati intrattenuti dal gruppo “Quattro quarti”, per poi gustare lo Spumante Brut di Pagliari.  

passeggiata alla ricerca di erbe spontanee e alla scoperta della vigna di biancone bianchello del metauro sangiovese e Montepulciano

È poi stato lasciato spazio alle erbe spontanee. Chi ha voluto, si è incamminato con la signora Claudia, guida ambientale dell’Associazione Camminando Monti e Valli di Urbino per i sentirei vicino all’Azienda. Questa Associazione promuove nella Provincia (e non solo) la conoscenza della flora autoctona, con una particolare vocazione per la sensibilizzazione dei giovani verso il territorio che li circonda. Numerosi sono infatti i laboratori nelle scuole e, quest’anno per la prima volta, sarà da loro attivato un campo estivo. L’associazione collabora con La Staffetta del Bianchello ormai da qualche anno. <<Ricordo quando, durante le prime edizioni nel 2013, camminavamo da un’azienda all’altra. Siamo arrivati a fare anche tredici chilometri. – spiega Claudia – Abbiamo ridimensionato la cosa, ma l’obiettivo è sempre lo stesso. Far conoscere cosa c’è intorno alla vigna. La biodiversità delle colline marchigiane è ancora molto ricca ed è assolutamente da valorizzare>>. Claudia, che trasmette una grande passione ogni volta che nomina una pianta, ha condotto un nutrito gruppo di curiosi nei pressi nell’Azienda soffermandosi, ogni pochi passi, per spiegare in cosa il gruppo si imbatteva. Nonostante i periodi migliori per le erbe spontanee siamo la primavera e l’autunno, la stagione umida ha permesso di poter comunque trovare molte varietà di piante, non solo per uso alimentare, ma anche officinale: cicoria, silene, bardana, senape, rami che – si spera – porteranno more, sambuco (usato per l’hugo – molto in voga per gli aperitivi. Non si offenderà il nostro amato vino, se lo abbiamo accantonato per pochi minuti), vitalbe, malva, ortica, stridi, melissa e farinelli. Questi sono solo alcuni dei nomi delle numerose piante incontrate e spiegate da Claudia. Prima di passare per la vigna, si è raccolto un ricco bottino: asparagi per la frittata dell’aperitivo… grazie alla super vista di Claudia, il bottino è stato ricco! 

Simone Pagliari azienda agricola Gabriele pagliari nel racconto della vigna di biancame bianchello de metauro sangiovese e montepulcina colli pesaresi Marche IGT

 Arrivati in vigna, ha preso la parola Simone. Pochi tipi di uva, ma curati al meglio: Biancame, Montepulciano e Sangiovese. L’azienda lavora sedici ettari di proprietà, più alcuni in affitto. Tre ettari sono coltivati a uliveto e oltre sessanta a seminativo. Anche nella voce di Simone non manca la passione nel far notare ai partecipanti la differenza delle viti di bianco e rosso: le foglie, la diversa fase dei tralci, il profumo dei fiori. <<La nostra è una piccola azienda multifunzionale – spiega – Tutti i prodotti sono fatti il loco seguendo la tradizione. Solo la spumantizzazione è esternalizzata. Dallo scorso anno produciamo anche ceci, ma ci sono già novità in programma>>. La passeggiata è continuata tra campi di grano, per poi risalire verso l’azienda, dove ad attendere il gruppo, nella terrazza superiore, c’era un ricco aperitivo. Salumi, formaggi, crescia, ceci (naturalmente dell’Azienda) e poi la frittata con le erbe raccolte durante la passeggiata con Claudia.

Al termine dell’aperitivo ha preso la parola Anna, sorella di Sara, per ricordare l’obiettivo dell’Associazione Culturale Camminando sui Tuoi Passi e gli eventi in programma per La Staffetta del Bianchello e L’Altra Staffetta che quest’anno hanno magliette artistiche firmate Vincenzo Chiappa. Una maglietta per ogni mese di staffetta, per un totale di quattro grafiche. Per avere la propria, è possibile contattarci! Per chi fosse più social… vi invitiamo a farvi un selfie e taggare su Instagram #erranzemarchigiane #unideaincammino

Erranze Marchigiane la steffatta del bianchello e l’altra staffetta la collezione di etichette d arte con la Francesca Pirozzi onlus disegni di Vito Nucci

 È stata per Anna, l’occasione per presentare il progetto in collaborazione con la Francesca Pirozzi Onlus.

26 aziende hanno sposato il progetto e ognuna proporrà 100 bottiglie con un’etichetta artistica diversa, personalizzata, realizzata da Vito Nucci. L’Azienda Pagliari Gabriele ha sposato il progetto, ed ha in vendita 100 bottiglie del suo bianchello del Metauro “il superiore 2017” acquistabili in azienda o sul sito francescapirozzi.it.

Non conoscete ancora il progetto?
Principalmente gli obiettivi di Francesca Pirozzi Onlus sono due, da un lato creare dei materiali utili a chi si ammala come è successo a Francesca, a chi ha parenti e amici coinvolti. Dare delle informazioni, dei dati concreti. Dall’altro, generare dei fondi per la ricerca. Il progetto è nato dal papà di Francesca, Marco, che ha pubblicato la tesi di Laurea di Francesca arricchendola con interventi di Professori e specialisti. Ha preso così vita il libro “Il cibo ideale”. Ha poi cercato una realtà da finanziare. Ma ha cercato persone in carne ed ossa, da cui si è fatto spiegare il progetto e con cui regolarmente si confronta. Una parte del ricavato dalle bottiglie d’autore e l’intero ricavato del libro “Il cibo ideale” sarà dunque destinato a finanziare i ricercatori del Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’Università di Urbino che hanno identificato e sviluppato una classe di composti caratterizzati dalla capacità d’indurre una spiccata attività biologica nei confronti delle cellule tumorali. Non soldi dati a caso, ma con un obiettivo verificabile. Per questo tutta l’attività sarà costantemente monitorata e saranno resi pubblici tutti i contenuti ed i dati ottenuti.

momenti della passeggiata alla ricerca di erbe spontanee prima di entrare nella vigna di biancone bianchello del metauro

Spazio poi alla cena, dentro la cantina, tra le botti. Due belle tavolate. Polenta al fungo spignolo, arista di maiale con bandiera e dolci secchi e tutti i vini dell’Azienda Pagliari, acquavite compresa (ma solo per chi non guidava). Persone di tutte le età. La maggior parte dei partecipanti non era legato al mondo del vino, anche se qualche sommelier c’è stato:<<Abbiamo seguito il corso di primo livello a Falconara, il prossimo anno lo vorremmo fare da queste parti – spiegano Paolo e Valentina – abbiamo saputo dell’iniziativa dal gruppo Ais Marche Urbino Montefeltro. Non eravamo mai stati in questa Azienda. Ci è piaciuta molto>>. <<Sono amico di Sara e Raffaele – piega Rodolfo sommelier di terzo livello – ci piace il vino, porto con me anche gli amici per queste serate. È un bel momento per conoscere il territorio e stare insieme>>. Ma c’è anche chi, come Roberta, il progetto l’ha scoperto per caso:<<Ho saputo della tappa zero attraverso il giornale. Mi interessava l’intervento del Professor Castagno. Così ho scoperto La Staffetta del Bianchello. Mi è subito piaciuta e credo parteciperò ad altre tappe. Mi piacerebbe farle tutte. È molto interessante scoprire nuove realtà: qui da Pagliari non ero mai stata>>. E c’è poi chi gioca in casa, che conosce bene la famiglia Pagliari e ha approfittato dell’evento per stare in compagnia. Ma il senso è proprio questo: stare insieme, conoscere meglio un prodotto della nostra tradizione – il vino – ed il nostro splendido territorio, ma, allo stesso tempo, sapere di fare del bene. 

La prossima tappa? Ci vediamo, con chi vorrà, domenica 9 giugno da Bucchini (Fossombrone).
Save the date! 😉 

raccontata da vista da Giacomo Temeroli